In questi ultimi giorni caldi di calciomercato il divorzio tra Leonardo Bonucci e la Juventus sembra concretizzarsi sempre di più. Da qualche tempo circolavano voci su un possibile addio da parte del difensore italiano, ma nella giornata del 13 Luglio la Vecchia Signora ha esplicitamente comunicato che il numero 19 non farà più parte del progetto e della rosa. Ripercorriamo i numeri di Leonardo Bonucci durante il percorso in bianconero.
Juventus, Leonardo Bonucci e i suoi primi passi in bianconero
Dagli esordi con Viterbese ed Inter nei primi anni 2000, passando poi per Treviso, Pisa e Bari, il classe 1987 inizia a calciare i primi palloni fino ad approdare in quella che si rivelerà essere la squadra del suo cuore: la Juventus. Atterra a Torino nel 2010 per pura quotazione. Il 19 agosto dello stesso anno sigla il suo primo gol contro lo Sturm Graz nella fase preliminare di Europa League. Rete rivelatasi fatidica perché portò gli undici di Delneri in vantaggio nella partita di andata dei play-off terminata con il risultato complessivo di 2-1. Esordisce in Serie A più tardi giocando in trasferta contro la sua ex squadra biancorossa come difensore centrale, formando coppia titolare insieme a Giorgio Chiellini. I primi risultati, però, si palesano deludenti per via della sua poca concentrazione e difetti caratteriali legati alla presunzione, rendendolo così uno dei giocatori più criticati della rosa juventina che termina il campionato classificandosi ad uno sconfortante 7° posto non raggiungendo la qualificazione alle coppe europee.
Dall’ambiguità al riscatto
Nella stagione 2011\2012, nei campi di allenamento di Vinovo, approda una nuova figura che capeggerà gli 11 bianconeri: il tecnico Antonio Conte. Bonucci siede per molto tempo la panchina poiché il mister preferisce puntare sul duo Chiellini-Barzagli. Le carte in tavola mutano alla fine del 2011, nel momento in cui il difensore viterbese riacquista la titolarità formando, insieme ai suoi due pari, quella che si rivelerà essere la colossale difesa a 3: la ”BBC”. Forza fisica, piede fatidico, abile nei contrasti e nell’eseguire lanci lunghi, Bonucci diventerà una figura portante per il reparto difensivo e incarnerà ben presto il ruolo di leader attraverso la sua foga di vincere e l’incitazione ai suoi compagni di squadra verso le conquiste.
Parentesi al Milan e ritorno in bianconero
La Vecchia Signora guidata da Conte si è aggiudicata 3 scudetti e 2 Supercoppe. Una storia d’amore durata poco, poiché, nel 2014, l’incarico di allenatore passa a Massimiliano Allegri che conquisterà in totale 5 scudetti, 4 coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane. Se in un primo momento tra il tecnico livornese e il difensore italiano si instaura un rapporto di sintonia, ciò non sarà tale successivamente. Un carattere difficile, le scelte arbitrali non aggradate e lo sgabello seduto durante la gara con il Porto, porteranno Bonucci a tradire dopo 7 anni la Juventus, trasferendosi al Milan. Questa scelta non venne digerita da parte dei tifosi bianconeri che lo definirono come un ”Giuda”, specie dopo l’esultanza a seguito del gol segnatole contro. La delusione in rossonero e il pentimento nell’aver agito per rabbia, lo spinsero a chiedere la cessione prematura per tornare a rivestire la casacca bianconera.
Juventus, Leonardo Bonucci e le ultime presenze
Riconquistare la fiducia da parte del popolo juventino non è stato semplice. Tornando in coppia con Chiellini, questo gli permise di riappropriarsi delle sue qualità tecniche che lo contraddistinguono, smarrite durante il breve percorso milanese. Nell’ottobre del 2021, durante il match vittorioso in Champions League contro lo Zenit San Pietroburgo, raggiunge le 100 presenze internazionali con le squadre di club. Dopo l’addio di Chiellini, Bonucci diventa l’unico superstite della monumentale ‘‘BBC” e, ad oggi, la gloriosa difesa a 3 sembra essersi conclusa definitivamente. Il difensore centrale custodisce in bacheca bianconera 8 scudetti, 4 coppe Italia e 5 Supercoppe Italiane. Incerto è il suo futuro, specie dopo la presa di posizione della Vecchia Signora nell’escluderlo dalla rosa in quanto non ritenuto più parte integrante del progetto. Il classe 1987, qualora dovesse decidere di fare le valigie, troverà la porta aperta sia in squadre di Serie A che di Premier League. Attualmente su di lui un maggiore interesse è stato rivolto da parte della Lazio di Maurizio Sarri.